Il Sangiovese è uno dei vitigni più antichi e prestigiosi d'Italia, simbolo della tradizione vinicola toscana. Utilizzato per produrre alcuni dei vini più iconici del mondo, come Chianti, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano, la sua storia attraversa secoli di cultura, mito e innovazione. Dalle sue origini etrusche fino alla celebrità mondiale di oggi, il Sangiovese ha conquistato un posto d’onore nella viticoltura globale.
Le radici del Sangiovese affondano nell'antichità, probabilmente nell'epoca etrusca, quando le colline della Toscana e dell'Umbria erano culla della viticoltura. Secondo alcuni storici, il nome "Sangiovese" deriva dal latino “Sanguis Jovis,” che significa “Sangue di Giove.” Questa associazione mitologica sottolinea l'importanza che il vitigno ha sempre avuto nella cultura vinicola locale.
La prima menzione ufficiale del Sangiovese risale al XIV secolo, in documenti agricoli toscani. Durante il Medioevo, i monaci benedettini furono tra i primi a coltivare il vitigno in modo sistematico, sviluppando vini destinati alle tavole dell’aristocrazia e delle istituzioni religiose.
Nel Rinascimento, il Sangiovese si diffuse rapidamente grazie alla crescita delle città-stato toscane, come Firenze e Siena. Famiglie nobili come i Medici e i Frescobaldi contribuirono a consolidare la sua reputazione, esportandolo nelle principali corti europee. La Toscana divenne un centro vitivinicolo di rilievo, dove il Sangiovese prosperava grazie al clima mite e ai terreni calcarei.
Nei secoli successivi, il Sangiovese venne utilizzato soprattutto per vini rustici e da tavola. Tuttavia, nella seconda metà del XIX secolo, Ferruccio Biondi-Santi selezionò una variante più pregiata del vitigno, il Sangiovese Grosso, che divenne la base del celebre Brunello di Montalcino. Questa scoperta rivoluzionò il mercato dei vini di qualità, aprendo una nuova era per la produzione vinicola toscana.
Il Sangiovese è un vitigno versatile e resistente, capace di adattarsi a diverse condizioni climatiche e tipologie di terreno. Le sue bacche sono di dimensioni medie, con una buccia spessa e ricca di tannini. Il vino che ne deriva ha un colore rosso rubino intenso, che tende al granato con l'invecchiamento.
I profumi caratteristici includono note di ciliegia, prugna, violetta, erbe aromatiche e spezie dolci come cannella e tabacco. La sua acidità marcata e i tannini robusti lo rendono perfetto per lunghi affinamenti in botti di legno, contribuendo alla sua fama di vino da invecchiamento.
Il Sangiovese è alla base di alcune delle denominazioni più prestigiose d’Italia. Il Chianti Classico DOCG è forse la più conosciuta, con il Sangiovese che rappresenta almeno l'80% della miscela. A seguire, il Brunello di Montalcino DOCG, prodotto esclusivamente con Sangiovese Grosso, è considerato uno dei migliori vini rossi del mondo, apprezzato per la sua struttura complessa e la straordinaria longevità.
Un'altra eccellenza è il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, che offre una versione più morbida ed elegante del Sangiovese. Altri vini degni di nota includono il Morellino di Scansano e il Rosso di Montalcino, che offrono interpretazioni più accessibili e pronte da bere.
Sebbene il suo cuore rimanga in Toscana, il Sangiovese ha conquistato nuovi territori, specialmente negli Stati Uniti (California), in Argentina e in Australia. Tuttavia, nessun altro luogo riesce a riprodurre la complessità e l'eleganza del Sangiovese toscano, frutto di un legame unico con il suo territorio d'origine.
Oggi il Sangiovese è sinonimo di qualità e tradizione, simbolo della cultura italiana e ambasciatore del vino nel mondo. Dalla tavola rustica alla cena di gala, continua a incantare con il suo carattere inconfondibile e la sua storia millenaria.
Quali sono i principali vini prodotti con il Sangiovese?I più celebri includono Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e Morellino di Scansano.
Dove si coltiva principalmente il Sangiovese?Il Sangiovese è diffuso soprattutto in Toscana, ma è presente anche in Umbria, Emilia-Romagna e in alcune regioni del sud Italia.
Quali sono le caratteristiche organolettiche del Sangiovese?Presenta aromi di ciliegia, prugna, violetta, spezie dolci e tabacco, con tannini robusti e una marcata acidità.
Quali sono gli abbinamenti gastronomici migliori?Si abbina perfettamente a carni rosse, selvaggina, pasta con sughi ricchi e formaggi stagionati.
Il Sangiovese è un vino da invecchiamento?Assolutamente sì. Vini come il Brunello di Montalcino possono essere invecchiati per decenni, sviluppando complessità e profondità straordinarie.
Come scegliere un buon Sangiovese?Cerca denominazioni DOCG e produttori rinomati, prestando attenzione alle annate migliori e alle recensioni degli esperti.